Come ormai ben sappiamo, alimentazione e salute orale sono strettamente correlati tra loro. Oltre all’igiene orale quotidiana, infatti, è importante seguire una dieta sana e corretta per prevenire l’insorgere di patologie e altri disturbi del cavo orale.
Vediamo insieme quali sono i cibi amici e nemici dei tuoi denti.
Sebbene per avere una bocca pulita sia necessario utilizzare quotidianamente spazzolino da denti, dentifricio, collutorio e filo interdentale, questi non sono gli unici accorgimenti che dobbiamo mettere in pratica se vogliamo mantenere la nostra bocca sana.
È ormai ampiamente dimostrata la relazione tra alimentazione e salute orale al fine di prevenire disturbi e patologie come carie, gengivite e usura dei denti. Questo rapporto può essere positivo o negativo a seconda dei cibi che si assumono.
Scopriamo insieme i cibi acidi, i nutrienti giusti da assumere e perché è fondamentale una corretta idratazione, non solo per l’interno meccanismo anche per la salute orale.
Acidi e Batteri
Se i denti rappresentano un fattore determinante per la nutrizione dell’essere umano, anche la dieta può agevolare o compromettere l’integrità di questi organi. La complicazione più frequente è di certo la carie dentaria. Questa è dovuta all’insieme di più fattori e viene definita come l’erosione dello smalto dentario che, se non curata, sfocia nella contaminazione batterica, prima della dentina e poi della polpa dentaria. In quest’ultimo caso è frequente che l’infezione comporti la formazione di un ascesso, ovvero una sacca di pus; l’ascesso può dare origine alla suddetta infezione setticemica.
L’erosione dello smalto deriva principalmente da 3 fattori:
- Spessore (geneticamente determinato);
- pH della saliva (deve essere alcalino per compensare l’acidità della bocca);
- Acidi residui.
Se per i primi due punti non è possibile intervenire, per il terzo esiste una serie di accorgimenti atti a favorire una maggior conservazione dei denti. Questi acidi, capaci di intaccare lo malto dentario, derivano sia dalla naturale composizione degli alimenti, sia dalla fermentazione batterica fisiologica del cavo orale.
I ceppi predominanti sono: streptococchi, lattobacilli, corinebatteri, actinomiceti, stafilococchi e alcuni anaerobi. Tra tutti, pare che quelli maggiormente responsabili della produzione acida siano i lattobacilli. Il substrato prediletto da questi microorganismi è di certo quello dei carboidrati, in particolare semplici o poco complessi.
È quindi necessario tenere a mente che:
- Gli zuccheri semplici della dieta devono costituire una porzione minoritaria rispetto ai carboidrati totali (dal 10 al 16%);
- Al termine di ogni pasto è consigliabile eseguire una buona pulizia dentaria, che aumenta il livello di igiene orale.
Per quel che concerne gli acidi degli alimenti, invece, sono presenti soprattutto nei prodotti aciduli. È il caso dell’acido malico (soprattutto nelle mele), dell’acido ascorbico (vit. C), dell’acido citrico (agrumi), dell’acido tartarico (uva, vino ecc.), dell’acido fosforico (coca cola), dell’acido acetico (aceto), dell’acido lattico (yogurt) ecc.
Avendo un’azione corrosiva sullo smalto, alcuni di questi acidi, presenti nella dieta, hanno anche un effetto sbiancante. Ovviamente, il loro utilizzo per lo sbiancamento (succo di limone, aceto di mele ecc.) deve prevedere una corretta diluizione e la giusta modalità di applicazione. Facendone un uso smodato, aumenterebbe molto la probabilità di erosione grave dello smalto.
Da qui, alcuni professionisti consigliano anche di non utilizzare lo spazzolino da denti prima di 20-60′ dal termine del pasto. Ciò è dovuto al fatto che gli acidi contenuti nei cibi sono in piena funzione erosiva e l’applicazione di una frizione meccanica ne aumenterebbe la capacità di demineralizzazione; quindi, meglio lasciare il tempo sufficiente alla saliva di tamponare il pH della bocca.
Dieta e Nutrienti, per l’alimentazione e la salute orale
Va ricordato che la composizione chimica dello smalto dentario è quasi totalmente a base di calcio (in maniera simile alle ossa) e che il fluoro svolge un ruolo fondamentale nel suo processo di fissazione. È quindi deducibile che una dieta carente di questi minerali, oltre a compromettere la densità scheletrica, possa incidere negativamente sul mantenimento dello smalto.
Il fluoro sembra inoltre svolgere un’azione protettiva sui denti anche ad uso topico!
Per l’integrità delle gengive, invece, è consigliabile accertarsi che la dieta non sia carente di magnesio, zinco, ferro, manganese, selenio, vit. C e vit. E.
Le gengive rivestono la porzione inferiore del dente, quella non provvista di smalto; queste, se arretrate, promuovono l’insediamento dei residui di cibo ed espongono i punti più delicati del dente ai batteri e agli acidi degli alimenti. Una piccola ricerca sulla salute delle gengive ha evidenziato che i consumatori di buone porzioni di yogurt, ovvero latticini contenenti lattobacilli, sembrano meno colpiti dai disturbi delle gengive; in pratica, nonostante l’acido lattico possa risultare erosivo per lo smalto, la presenza dei batteri fisiologici tende a preservare i tessuti dall’azione nociva dei microorganismi patogeni (analogamente a quanto accade nelle mucose intestinali e degli organi riproduttori).
Infine, ricordiamo che, per motivi “fisici” o di consistenza, certi alimenti favoriscono più di altri l’insorgenza di carie dentaria. È il caso dei prodotti semi-liquidi e/o collosi (ad es. gli sciroppi, i topping, le caramelle, il miele pastorizzato, la crema di nocciole ecc.) e di quelli poltigliosi o che diventano poltiglia subito dopo la masticazione (marmellate, crackers, biscotti, fette biscottate ecc.); questi, aderendo e lasciando più residui sui denti, favoriscono la proliferazione dei batteri e la formazione degli acidi. Al contrario, i cibi più duri (nocciole, mandorle, noci, carote, finocchi, sedano ecc.) favoriscono l’utilizzo della dentatura e lasciano meno residui fermentabili dai batteri del cavo orale.
Alimentazione e salute orale: i cibi amici dei denti
- Latte, yogurt e formaggi: tutti i latticini sono un’importante fonte di calcio, un elemento indispensabile per la remineralizzazione dello smalto dentale. Inoltre, contengono fosfati e vitamina D, vitamine importantissime per l’organismo;
- Frutta secca e semi: le noci e i semi contengono proteine vegetali che permettono l’assorbimento e l’accumulo di micronutrienti quali fosforo, magnesio, potassio, zinco e calcio. Mandorle e noci brasiliane presentano il più alto contenuto di calcio, così come i semi di sesamo;
- Verdure a foglia verde: spinaci, broccoli, asparagi e biete costituiscono un’importante fonte di calcio e fibre. Inoltre richiedono una masticazione prolungata, grazie alla quale si ha un aumento della salivazione;
- Frutta e verdure crude: la loro particolarità è che sono “detersivi” dentali. Questa categoria di cibi agisce su due fronti: stimolano la produzione di saliva e hanno un’azione pulente. Mentre la saliva riesce a tenere sotto controllo i microrganismi presenti nel cavo orale, l’alta presenza di sostanze antibatteriche permette di ridurre i depositi di placca dell’80%;
- Tè verde: pare proprio essere un toccasana per quanto riguarda l’igiene orale. Il tè verde risulta essere ricco di catechine, composti chimici con proprietà antibatteriche e di controllo sulle infiammazioni gengivali.
I cibi nemici dei denti
- Agrumi:come il limone e il pompelmo, oltre a contenere un alto livello di vitamina C, presentano un’elevata acidità che può esercitare un’azione abrasiva sullo smalto. Si raccomanda di aspettare 30 minuti prima di lavarsi i denti se si assumono succhi d’arancia o limone. Un’alternativa è contrastare la loro acidità consumando un latticino.
- Bibite gassate: per via della loro composizione zuccherina, hanno un’azione corrosiva su dentina e polpa. Attenzione anche ai succhi di frutta: se bevuti spesso, possono essere dannosi per la salute della bocca visto che contengono molti zuccheri e contribuiscono, quindi, alla formazione di carie.
- Caramelle e dolci: lo zucchero e il saccarosio, fanno sì che i batteri producano acidi e di conseguenza le carie; lo zucchero è l’alimento più dannoso proprio per questo motivo. Oltretutto la maggior parte dei dolci ha una consistenza appiccicosa e, poiché i dolci vengono consumati con più frequenza lontano dai pasti, aumentano esponenzialmente il rischio di carie.
- Caffè: può ingiallire i denti visto che contiene tannini, ovvero di sostanze che facilitano l’alterazione del colore dei denti.
- Vino:sia bianco che rosso, e in generale tutte le bibite alcoliche diminuiscono la produzione di saliva che è l’arma principale per combattere gli acidi presenti in bocca.
Spesso, la parte più difficile del lavoro di un dentista è educare il paziente alla prevenzione.
La difesa più efficace, a volte, può nascere dal semplice cambiamento delle tue abitudini quotidiane, prime fra tutte l’alimentazione.
Anche l’abuso di alcool e il fumo, vizi dannosi per l’intero organismo, sono deleteri per la salute dentale, e andrebbero aboliti completamente.
Un buon regime alimentare, invece, richiede meno sacrifici, ma è comunque importante prestare attenzione a quali cibi ingerisci. Vediamoli nel dettaglio.
Il consiglio del nostro studio: una corretta idratazione per la tua salute orale
I benefici di una corretta idratazione sulla salute orale sono molteplici: la bocca si mantiene pulita e si difende meglio da placca e batteri, mentre i denti sono rinforzati da calcio e fluoro.
Uno dei consigli medici più diffusi, anche fuori dal mondo dell’odontoiatria, è quello di bere acqua a sufficienza durante la giornata. Purtroppo, però, è anche una delle buone abitudini più trascurate, spesso per poca attenzione.
Il quantitativo ideale di acqua da consumare in un giorno varia a seconda di numerosi fattori (sesso, età, peso corporeo) ma diciamo che i classici due litri rappresentano un buon compromesso.
L’acqua aiuta a mantenere pulita la bocca. Il meccanismo che consente questo effetto di pulizia, però, è meno scontato di quello che si può pensare. Se da una parte, infatti, l’acqua porta via parte dei residui di cibo, è bene sottolineare che il suo ruolo non si ferma qui, ma si spinge molto oltre. La giusta idratazione orale, infatti, stimola la produzione di saliva, che è la vera “guardia” del corpo dei denti. La salivazione, infatti, contrasta la presenza di batteri e quindi la formazione di placca e tartaro, responsabili delle carie e dei disturbi gengivali. Senza contare che, in questo modo, si evitano anche molti disturbi collaterali, come bocca secca o alitosi. Inoltre, questa azione benefica di pulizia protegge anche l’estetica dei denti, che possono tendere a ingiallire a causa di cibi particolari (come il caffè) o di cattive abitudini (come il fumo).
L’altro motivo che rende l’acqua una valida alleata dell’igiene orale va ricercato nelle sostanze che contiene. Il riferimento, in particolare, è a calcio e fluoro. Entrambe, infatti, favoriscono il sano sviluppo dei denti, rinforzando lo smalto. Questo consente di prevenire la formazione delle carie e arginare anche le infiammazioni delle gengive.
In conclusione, l’alimentazione riflette la salute del nostro corpo, di cui la bocca è un elemento fondamentale. Quindi, bisogna prendersi cura di sé stessi per evitare situazioni spiacevoli. Inoltre è fondamentale anche idratare correttamente il proprio organismo.
Possiamo dire che esiste un binomio fondamentale: corretta idratazione e sana alimentazione per la tua salute orale!